Cengio e Saliceto
Inquadramento Geografico Ambientale
Il Sito di Interesse Nazionale di “Cengio e Saliceto” è situato nella valle del fiume Bormida, in provincia di Savona, e si estende su un’area di circa 22.249 ettari.
Sintesi della Storia produttiva del Sin
La sua origine risale al 1882 quando nell’area s’insedia un piccolo dinamitificio per la produzione di esplosivi. Nel 1925 lo stabilimento viene convertito dall’ACNA, acronimo di Aziende Chimiche Nazionali Associate, in una fabbrica di intermedi per coloranti e farmaceutici; quindi, nel 1931 passa alla società Montecatini e poi a Montedison nel 1964. Nel 1988, dopo cento anni di attività da parte di società esterne al gruppo Eni, l’ACNA confluisce in Enimont. Nel 1991 lo stabilimento passa sotto il controllo di Enichem, oggi Eni Rewind, che ferma definitivamente le attività produttive nel 1999.
Principali problematiche ambientali
Per quanto riguarda la tipologia di contaminanti presenti nelle aree perimetrate si rappresenta quanto segue:
- nella porzione occidentale del complesso industriale (area A1) erano presenti rifiuti e terreni contaminati per una volumetria complessiva di circa 1.290.000 m3 a cui andavano sommati i 300.000 m3 dei reflui salini per i quali già allora erano state avviate le attività per il trattamento e lo smaltimento;
- nella porzione orientale del complesso industriale (area A2) erano stati rilevati solo terreni contaminati da composti organici ed inorganici, con volumi nell’insaturo pari a 150.000 m3;
- in corrispondenza delle aree prossime al complesso industriale ma esterne al muro di cinta (area A3) erano presenti 310.000 m3 di terreni contaminati mentre i rifiuti (“collinette”) ammontavano complessivamente a circa 200.000 m3;
- nell’area A4 (discarica di Pian Rocchetta), posta sul confine tra Liguria e Piemonte, erano presenti rifiuti che ammontavano a circa 200.000 m3.
Dalle indagini svolte nelle aree pubbliche sono risultati superamenti per metalli, per numerosi composti con presenza di sostanze semivolatili (come il clorobenzene) e di sostanze solubili (come i composti naftalensolfonici). Anche per le acque sotterranee è stata riscontrata una contaminazione da metalli diffusa, in particolare per quanto riguarda Arsenico, Ferro e Manganese.
Perimetrazione del Sin e programmazione negoziata
Il Sito di Interesse Nazionale di “Cengio e Saliceto” è stato dichiarato Sito di Interesse nazionale con la legge 426/1998 e successivamente perimetrato con D.M. del 11 agosto 2006. G.U. n. 256 del 3 novembre 2006
Le risorse stanziate per il Sito di bonifica di Interesse Nazionale di “Cengio e Saliceto” a valere sui fondi della legge n. 426/1998 e successivamente ripartiti con il D.M. n. 468/2001, sono pari a complessivi € 51.645.689,94.