Direzione Generale Uso Sostenibile Suolo e Risorse Idriche (DG USSRI)

ex Direzione Generale per il Risanamento Ambientale (ex DG RIA)

Bonifica di siti contaminati

Aree industriali di Porto Torres

Inquadramento Geografico Ambientale

Il SIN ricade nel territorio dei Comuni di Porto Torres e Sassari. L’area perimetrata del S.I.N., di superficie complessiva pari a oltre 4.600 ettari, è suddivisa in: circa 1.870 ettari di aree a terra e circa 2.740 ettari di aree a mare e include aree pubbliche e aree private (nel SIN operano oltre 140 soggetti privati).
Le aree a terra del SIN comprendono:

  • l’area vasta dell’ex Stabilimento Petrolchimico, estesa su circa 1.100 ettari;
  • l’area della Centrale Termoelettrica di Fiume Santo, estesa su circa 140 ettari;

altre aree a destinazione industriale, estese su circa 500 ettari, dove ricadono impianti attivi e dismessi di varia natura (industrie chimiche, meccaniche, stabilimenti di laterizi), tra cui le aree del Consorzio Provinciale Industriale di Sassari: aree libere consortili, discarica consortile, depuratore consortile, per un totale di circa 250 ettari.

Sintesi della Storia produttiva del Sin

L’area agricola posta ad ovest di Porto Torres  è stata destinata ad un uso industriale a partire dagli anni ’60, con l’insediamento di impianti per la chimica di base a partire dal greggio.
A partire dal 1964 la SIR (Sarda Industrie Resine, facente capo al gruppo Società Italiana Resine) avvia l’impianto di fenolo-acetone e quelli di cumene e stirolo e, a seguire, il primo steam-cracking per la produzione autonoma di etilene. Nel 1967 è avviata la raffineria Sardoil. Sul finire degli anni sessanta sono realizzati ulteriori impianti, con l’introduzione di nuove produzioni di materie plastiche, dal PVC al polistirolo, al polietilene.
All’inizio degli anni ’80 il polo petrolchimico passa sotto il controllo dell’ENI (Ente Nazionale Idrocarburi), che avvia la dismissione di numerosi impianti, alcuni dei quali poi demoliti (nel 1981 chiude la raffineria Sardoil), e la vendita di rami d’azienda ad altre Società o a controllate del gruppo (Versalis, già Polimeri Europa, e Syndial).
Parallelamente al declino dell’industria chimica, si sviluppa il polo elettrico della centrale termoelettrica di Fiume Santo (prima Enel, poi Endesa, E.On. e infine Fiume Santo S.p.A..

Principali problematiche ambientali

L’alterazione dello stato qualitativo delle matrici ambientali -suolo/sottosuolo, acque di falda e superficiali- nel SIN è attribuibile principalmente alla presenza dell’ex Stabilimento Petrolchimico e dell’area Minciaredda, dove in passato sono stati conferirti residui delle attività produttive svolte all’interno dello Stabilimento Petrolchimico.
La contaminazione nelle acque di falda del sito è di tipo diffuso, con presenza di Metalli, BTEXs (Composti Aromatici), Solventi clorurati, IPA (Idrocarburi Policiclici Aromatici), Idrocarburi e Clorobenzeni nonché presenza di notevoli spessori di prodotto surnatante (LNAPL) e, talvolta, presenza di sottonatante (DNAPL).
La contaminazione nel suolo/sottosuolo è dovuta principalmente alla presenza di Metalli, BTEXs, Idrocarburi leggeri e pesanti, IPA, Alifatici clorurati cancerogeni e Alifatici alogenati cancerogeni e Clorobenzeni.

Perimetrazione del Sin e programmazione negoziata

Il SIN “Aree industriali di Porto Torres” è stato perimetrato con il decreto del Ministro dell’Ambiente del 7 febbraio 2003. Con D.M. del 3 agosto 2005 è stata inserita nella perimetrazione del SIN l’area dell’ex discarica di Calancoi, ubicata a circa 4 km dall’abitato del Comune di Sassari. Con decreto del 21 luglio 2016 recante “Rettifica del decreto 3 agosto 2005 nella riperimetrazione del sito di bonifica di interesse nazionale Aree industriali di Porto Torres” (G.U. Serie Generale n. 191 del 17 agosto 2016) è stata inserita nel perimetro del SIN l’area a mare inclusa nella cartografia allegata al citato decreto del Ministro dell’Ambiente del 7 febbraio 2003.
Le risorse totali stanziate per il S.I.N. sono pari a € 10.118.120,68, di cui € 8.053.823,00 stanziati dal Ministero dell’Ambiente. Per quanto concerne l’utilizzo delle predette risorse, si segnala che in data 22 settembre 2009 è stato sottoscritto tra il MATTM, la Regione Sardegna, la Provincia di Sassari, il Comune di Sassari e il Comune di Porto Torres l’Accordo di Programma “Per la definizione degli interventi di messa in sicurezza e bonifica delle aree comprese nel sito di interesse nazionale di Porto Torres”.

torna all'inizio del contenuto