Direzione Generale Uso Sostenibile Suolo e Risorse Idriche (DG USSRI)

ex Direzione Generale per il Risanamento Ambientale (ex DG RIA)

Bonifica di siti contaminati

Amianto

Nell’ambito del complesso tema dell’amianto, le principali funzioni svolte dalla Direzione Generale per l’Uso Sostenibile del Suolo e delle Risorse Idriche (DG USSRI) del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, già in capo alla ex Direzione Generale per il Risanamento Ambientale (ex DG RiA) e alla ex Direzione Generale per la Salvaguardia del Territorio e delle Acque (ex DG STA), sono articolate su fronti distinti, come di seguito sintetizzato.

Bonifica dei SIN

E’ attribuita al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica dal comma 4 dell’articolo 252 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, la competenza sulla procedura di bonifica dei Siti di Interesse Nazionale (SIN).

Dei 42 SIN attualmente istituiti/perimetrati, 10 sono stati individuati, d’intesa con le Regioni, anche in quanto interessati da attività produttive ed estrattive di amianto, ai sensi del comma 2-bis del citato articolo 252: Casale Monferrato (AL, AT e VC), Balangero (TO), Broni (PV), Emarese (AO), Officina Grande Riparazione ETR di Bologna, Napoli Bagnoli, Tito (PZ), Bari Fibronit, Priolo (SR) e Biancavilla (CT).

Mappatura amianto

In relazione alla realizzazione della mappatura completa delle zone del territorio nazionale interessate dalla presenza di amianto e degli interventi di bonifica di particolare urgenza, prevista dalla legge 23 marzo 2001, n. 93 (Disposizioni in campo ambientale), la cui competenza è attribuita alle Regioni e Province autonome con il decreto Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio 18 marzo 2003, n. 101 (Regolamento per la realizzazione di una mappatura delle zone del territorio nazionale interessate dalla presenza di amianto, ai sensi dell’articolo 20 della legge 23 marzo 2001, n. 93), la DG USSRI partecipa attraverso:

  • la sistematizzazione dei risultati della mappatura che le Regioni e le Province autonome sono tenute a trasmettere entro il 30 giugno di ogni anno, unitamente ai dati analitici relativi agli interventi da effettuare e/o effettuati e le relative priorità. Nella banca dati alimentata con i contributi di dette Amministrazioni risultano censiti nel 2021 circa 118.000 siti interessati dalla presenza di amianto;
  • l’attribuzione, con proprio decreto, delle risorse finanziarie a Regioni e Province autonome per la realizzazione, l’integrazione e l’aggiornamento della suddetta mappatura;
  • l’individuazione e il finanziamento degli interventi di bonifica di particolare urgenza, sulla base del quadro informativo disponibile, condiviso anche per mezzo del sistema informativo Info Amianto PA già sviluppato dalla ex DG STA, procedendo con proprio decreto all’attribuzione delle risorse a favore degli Enti territoriali competenti.

Di seguito sono riportati i più recenti dati della mappatura predisposta ai sensi del decreto ministeriale n. 101 del 18 marzo 2003:

La mappatura è stata predisposta secondo modalità e criteri di cui al decreto ministeriale n. 101 del 18 marzo 2003. Per ragioni di completezza, a questa sono stati aggiunti dati provenienti da rilevazione fotogrammetrica e segnalazioni provenienti da enti o dalle forze dell’ordine. I Siti di Interesse Nazionale di cui all’art. 252 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 sono oggetto di altra mappatura disponibile al seguente link: “Mappatura dei Siti di Interesse Nazionale”.

Di seguito sono riportati ulteriori dati a disposizione della DG USSRI:

Il Data base aggiornato con i dati raccolti dal Ministero ai sensi del decreto ministeriale n. 101 del 18 marzo 2003 è pubblicato al presente link e contiene i dati editabili trasmessi dalle Regioni e dalle Province autonome distinti tra dati che contengono l’attribuzione del punteggio relativo alla categoria di rischio ai sensi del citato decreto ministeriale e dati che non contengono attribuzione di punteggio. Non sono oggetto di pubblicazione le informazioni sensibili trasmesse unitamente ai dati. Eventuali anomalie nei dati riportati riferibili a coordinate geografiche o altro possono essere segnalate al seguente indirizzo di posta elettronica amianto@mite.gov.it

Ai fini della mappatura, in prima applicazione, è stata predisposta da INAIL una Banca Dati Amianto, a seguito di apposita convenzione con il Ministero

Fondo progettazione degli interventi di bonifica di beni contenenti amianto

La DG USSRI ha svolto funzione di Ente erogante in relazione al Fondo per la progettazione preliminare e definitiva degli interventi di bonifica di beni contaminati da amianto, istituito presso il Ministero dall’articolo 56, comma 7, della legge 28 dicembre 2015, n. 221 (Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali). Il Fondo è volto a finanziare la progettazione degli interventi di rimozione e smaltimento dell’amianto negli edifici pubblici, promuovendo così la realizzazione degli interventi di bonifica da amianto, ed è disciplinato dal decreto del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare 21 settembre 2016, n. 246 (Istituzione del fondo per la progettazione preliminare e definitiva degli interventi di bonifica di edifici pubblici contaminati da amianto).

I finanziamenti del Fondo sono stati erogati su base annuale tramite bandi del Ministero pubblicati, unitamente alla relativa documentazione, sulla piattaforma web dedicata www.amiantopa.minambiente.it.

Di seguito sono riportati i bandi e i relativi esiti con riferimento alle annualità 2016-2018 previste dalla legge 28 dicembre 2015, n. 221.

Piano di bonifica da amianto

La DG USSRI svolge funzione di Ente erogante per quanto riguarda il Piano di bonifica da amianto, finalizzato a sostenere gli interventi di rimozione e smaltimento di amianto dagli edifici scolastici e ospedalieri di proprietà pubblica, le cui modalità operative sono state definite con il decreto ex DG STA 6 dicembre 2019, n. 467 in attuazione del Piano nazionale per la rimozione dell’amianto dagli edifici pubblici (sotto-piano Interventi per la tutela del territorio e delle acque) previsto dal secondo Addendum, approvato con Delibera CIPE n. 11/2018, al Piano Operativo Ambiente, a sua volta approvato dal CIPE con Delibera n. 55/2016 e finanziato a valere sul Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-2020.

Il suddetto decreto direttoriale n. 467 del 6 dicembre 2019 ha individuato le Regioni e le Province autonome quali beneficiari delle risorse e responsabili dell’individuazione e dell’attuazione degli interventi oggetto di finanziamento.

Bonus amianto

L’articolo 56, comma 1, della legge 28 dicembre 2015, n. 221 ha previsto per i soggetti titolari di reddito d’impresa che effettuavano nell’anno 2016 interventi di bonifica dall’amianto su beni e strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato, un credito d’imposta nella misura del 50% delle spese sostenute per i predetti interventi, da usufruire nel periodo di imposta successivo a quello in corso alla data di entrata in vigore della legge stessa.

Le disposizioni attuative sono state definite, ai sensi del comma 4 del citato articolo 56, con il decreto del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze del 15 giugno 2016, n. 176.

I fondi previsti dalla suddetta legge sono esauriti e le attività amministrative sono terminate. Ad oggi il credito d’imposta per la bonifica d’amianto su beni e strutture produttive non è stato rifinanziato.

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